Servizio entro 24 ore

Serigrafia
e narrow web

Attrezzature
per stampa digitale

Decorazione e intaglio vinile

Stampa digitale

Termoadesivi

In evidenza

Acquista

Contatto Racla

Piccola guida per la selezione e cura della Racla (Parte 1)

25lug

Quando parliamo della racla intendiamo i due elementi che la compongono, ovvero la gomma poliuretanica e il portaracla, che può essere in acciaio o alluminio. In questo Blog parleremo specificatamente della gomma per la racla, un elemento importante per il processo di stampa, quindi la scelta e la manutenzione della stessa diventano determinanti per la qualità e non solo.

La scelta parte innanzitutto dal tipo di macchina e dal tipo di materiale su cui vado a stampare: ogni macchina, a seconda della sua applicazione produttiva, monta una racla adatta allo scopo finale a cui è destinata, di conseguenza anche le gomme cambiano forma, grandezza e profilo a secondo del supporto da stampare.


Cosa cambia se vario la durezza o il colore della gomma?

Contrariamente a quello che si pensa la durezza non varia a seconda dei colori ma in base ad una scala che viene identificata da un valore chiamato Shore h (Sh).

Tale valore è determinato da uno strumento detto Durometro, il quale indica una consistenza specifica. La scala relativa alla serigrafia parte da 60 Sh ed arriva ai 90 Sh.


Come posso utilizzare questi parametri?

Se utilizziamo alcuni accorgimenti possiamo sfruttare al meglio le qualità della racla. Infatti, se pensiamo all’importanza di una gomma, pensiamo sempre alla qualità, alla resistenza e all’uniformità, ma raramente si pensa al risparmio o al miglioramento della coprenza, eppure basta variare gli Shore per raggiungere delle performance differenti senza necessariamente variare altri parametri, quali l’inclinazione o la pressione della gomma. Per risparmiare basterebbe, ad esempio, utilizzare una gomma leggermente più rigida economizzando la spesa dell’inchiostro.

Se richiedo invece più deposito di inchiostro per una maggior coprenza e non voglio cambiare il tessuto della matrice, potrei utilizzare una racla leggermente più morbida. Questo accorgimento mi farà cambiare di poco l’angolo di stampa senza stravolgere i parametri di base, ovvero senza chiudere l’angolo di stampa inclinando in modo eccessivo la racla, facendola, come si dice in gergo, “pattinare sul tessuto”.

Le caratteristiche delle gomme sono molteplici, ed ognuna di queste è a loro volta determinata dai materiali di stampa, dalla loro conformazione e dal loro utilizzo. Tutto questo ha come risultato la creazione di variabili di stampa che possono essere ancor più accentuate se non viene fatta una manutenzione corretta alle nostre racle; probabilmente la parola manutenzione abbinata ad una gomma può fare un po’ pensare, invece vi posso garantire che l’aggressione chimico-meccanica a questo strumento è molto importante.


Cosa posso fare per aiutare la mia racla?

Innanzitutto posso utilizzare una gomma prodotta con materiali adeguati. Spesso, per risparmiare pochi euro, ci si accontenta di prodotti di seconda qualità che possiedono delle mescole non adeguate ai solventi e al calore che si sprigiona durante la fase di stampa attraverso la frizione meccanica costante, oppure durante l’operazione di rettifica in cui l’attrito fa arrivare a temperature molto alte la gomma. In secondo luogo si deve cercare di utilizzare, all’interno degli inchiostri, diluenti adeguati sia in quantità che in qualità, così come anche solventi di pulizia adatti all’operazione.  

Un ulteriore accorgimento potrebbe essere quello di ricorrere alla turnazione delle racle, facendole raffreddare e riposare ogni 4 ore, in modo che possano perdere il solvente assorbito durante la fase di stampa. Consigliamo di non lasciarle in lavorazione per giorni.


Ma se stampiamo in UV?

Gli inchiostri UV non sono inerti, anzi hanno un’azione devastante a medio e lungo termine, tendono cioè a far gonfiare le gomme cambiandone la natura fisico-chimica. A volte, giocando sul fatto che gli inchiostri UV non si asciugano lasciamo la racla sporca e la macchina armata per la stampa anche per giorni. Questo purtroppo è un grande errore in quanto la gomma tenderà a smollarsi, gonfiarsi ed imbarcarsi, perdendo le sue caratteristiche iniziali.


Esistono degli accorgimenti per la rettifica?

La rettifica della gomma deve essere fatta dopo aver sfruttato a pieno tutti i lati disponibili e dovrebbe avvenire almeno dopo 24 ore dalla fase di stampa, dopo che i solventi che ha assorbito sono evaporati. Bisogna, come già detto, disporre di materiale adeguato, che possa resistere alla sollecitazione ed al calore sprigionato dai macchinari di rettifica. Quando la nostra gomma viene sottoposta all’abrasione della rettificatrice, ingloba molto calore a causa dell’attrito e, se la nostra necessità è un uso immediato, si consiglia un raffreddamento preventivo in acqua prima di riposizionare in macchina la racla. Un ultimo accorgimento: un passaggio leggero con una carta abrasiva super fine che livellerà le micro scanalature sulla superficie della gomma.


Fino a quando posso rettificare la gomma?

Le possibilità di abrasione di una gomma non sono infinite perché ogni rettifica comporterà una diminuzione dell’altezza che andrà ad inibire la capacità di flessione della gomma e che avrà come risultato finale una variazione dei parametri di deposito dell’inchiostro.

(continua …)

Scrivi all'autore

Autore dell'articolo

Mirco Nardelli

Responsabile Prodotti Prestampa

IMAS Grafica

Via Brisconno, 10 Loc. Mendosio
20081 Abbiategrasso (MI)

Tel. +39 02 94969672
Fax +39 02 94966225

Mail info@imasgrafica.com

Altri Articoli

Scopri tutte le promozioni

Scopri le promo del mese!